l’arpa

Ho incontrato l’arpa ormai più di venticinque anni or sono…in realtà "tardi" per un approccio accademico allo strumento.

Lo strumento che avevo fino a quel momento "abitato" era il pianoforte.

Il mio avvicinarmi alla musica ed alla cultura celtica mi ha fatto conoscere l’arpa, che di quell’universo è lo strumento principe.

Da quel momento è stato amore a prima vista.

Ho semplicemente cambiato la posizione delle mani ed ho sfruttato i miei studi pianistici, cominciando da subito a suonarla, probabilmente con un approccio molto poco convenzionale e molto improvvisato….ma comunque a suonarla.

Negli anni seguenti ho sviluppato un mio "pensiero timbrico ed estetico" molto preciso riguardo questo strumento ed è nata l’esigenza di possederne uno che rispecchiasse completamente il mio modo di percepirlo.

Ho chiesto a Paolo Canetta, un liutaio dal pensiero forse più trasversale e fuori dagli schemi del mio, di interrompere la sua produzione di meravigliosi bassi e chitarre elettriche e dedidicarsi alla costruzione di Atlante, l’arpa che suono ormai da molti anni e che è diventata l’estensione del mio pensiero musicale.

speak

SPEAK è un viaggio in cui la voce e l’arpa dialogano circondate da sonorità etniche ed elettroniche.

Nello scegliere quali tipi di voce dovessero interagire con l’arpa ho deciso di non adottare nessun criterio tranne quello di trovare dei “suoni" e delle "narrazioni" interessanti:

comunicazioni radio tra equipaggi di aerei e torri di controllo

una ninna nanna sussurrata agli elefanti da una anziana donna tailandese

un appassionato discorso di Leonardo di Caprio per salvare il nostro pianeta

una meravigliosa poesia di Pablo Neruda recitata da una studentessa spagnola dal timbro vocale così fragile e delicato da diventare un tutt’uno con la poesia stessa

il canto Konnakol che trae spunto dale divisioni ritmiche dei percussionisti indiani

….e molto altro.

Andrea Pozzoli

38chordae

Trentotto è la somma delle trentasei corde della mia arpa e delle due corde vocali di Laura Valente, cantante e musicista che un destino fatto di coincidenze, che poi coincidenze non sono, mi ha fatto incontrare alcuni anni or sono.

Dopo tempo passato a confrontarci e conoscerci come persone e musicisti abbiamo scoperto territori comuni che inevitabilmente hanno portato al desiderio ed alla curiosità di percorrere con i nostri reciproci strumenti.

Abbiamo cominciato così a proporci vicendevolmente brani che amavamo e, nella più assoluta libertà, a dargli una forma che fosse “nostra".

Ci siamo infine trovati circondati da fogli di carta pieni di appunti, titoli e passaggi musicali che abbiamo deciso potesse valer la pena condividere prima con le persone a noi più vicine e poi con un pubblico vero e proprio…

appunti